Un progetto di educazione allo sguardo

OffiCinema Valtrompia è un progetto educativo e culturale
che nasce dall’incontro tra cinema, scuola e territorio.
Il suo obiettivo è sviluppare una reale alfabetizzazione all’immagine,
intesa non come competenza tecnica, ma come capacità critica,
espressiva e relazionale.
In un’epoca dominata dalla comunicazione visiva,
imparare a leggere le immagini significa imparare a comprendere il mondo.
Perchè il cinema?
Il cinema è un linguaggio complesso e accessibile allo stesso tempo.
Unisce parola, corpo, spazio, suono, tempo.
Richiede ascolto, collaborazione, responsabilità.
Fare cinema a scuola non significa formare futuri professionisti, ma offrire a studenti e studentesse uno spazio in cui:
  • esercitare il pensiero critico
  • confrontarsi con l’altro
  • dare forma alle emozioni
  • raccontare la propria esperienza

Il cinema, quando è vissuto come processo collettivo, diventa educazione alla cittadinanza.
Close-up of hands editing video footage on a laptop
Close-up of hands editing video footage on a laptop
Group of students filming a scene outdoors in Valtrompia
Group of students filming a scene outdoors in Valtrompia

Obiettivi educativi

OffiCinema Vatrompia si propone di:
  • sviluppare la capacità di lettura critica delle immagini
  • promuovere l’inclusione e il lavoro di gruppo
  • valorizzare le differenze come risorsa narrativa
  • rafforzare il legame tra scuola e territorio
  • contrastare dispersione e marginalità attraverso l’espressione creativa
Il progetto è pensato per adattarsi a diversi contesti scolastici, rispettando età, bisogni e specificità dei gruppi coinvolti, coinvolgendo oltre mille studenti di ogni ordine e grado, in cinque istituti scolastici della media e alta valle: ISS Beretta e l’IC di Gardone Valtrompia e gli IC di Marcheno, Sarezzo e Lumezzane Polo Ovest.

Preparazione

La prima fase è dedicata alla scoperta del linguaggio audiovisivo.

Si guarda, si analizza, si discute.

Attraverso visioni guidate, esercizi pratici e momenti di confronto, studenti e studentesse imparano a riconoscere come le immagini costruiscono significato.

Imparare a guardare è il primo atto creativo.

Produzione

La fase di produzione è il cuore esperienziale del progetto.

Si ideano le storie, si definiscono i ruoli, si lavora sul set.

Ogni partecipante sperimenta diverse responsabilità: scrittura, regia, ripresa, suono, recitazione, organizzazione.

Il set diventa uno spazio educativo dove collaborazione e ascolto sono fondamentali.

Postproduzione

Montare significa scegliere.

Dare forma.

Assumersi la responsabilità del racconto.

La postproduzione è un momento di riflessione profonda sul senso delle immagini realizzate.

Il lavoro viene condiviso, discusso, rielaborato collettivamente.

Distribuzione

Il percorso si conclude con la condivisione pubblica delle opere.

Proiezioni, incontri, momenti di restituzione alla comunità.

Mostrare il lavoro significa riconoscere valore all’esperienza e renderla patrimonio comune.

IL PERCORSO

Un processo, non un prodotto

OffiCinema è un percorso modulare e flessibile, costruito insieme alle scuole.

Non propone format rigidi, ma un metodo che si adatta ai contesti educativi.

Il percorso si sviluppa attraverso quattro fasi, pensate come parti di un unico processo formativo.

TEMI E OPERE

Le storie che contano

OffiCinema lavora su cinque temi narrativi, scelti per affrontare questioni centrali del nostro tempo attraverso lo sguardo delle nuove generazioni.

Io sono te
Identità, empatia, relazione.
Raccontare l’altro per riconoscersi.
Ferite (in)visibili
Fragilità, bullismo, silenzi, esclusione.

Dare voce a ciò che spesso resta nascosto.

Radici future
Memoria, territorio, trasformazione.

Guardare al futuro partendo dalle proprie radici.

Oltre il muro
Confini fisici e simbolici.

Inclusione, differenze, possibilità di incontro.

Crescere giusti
Legalità, responsabilità, scelte.

Diventare cittadini consapevoli.

Le opere

Il percorso porta alla realizzazione di dieci cortometraggi,
ciascuno nato da un lavoro scolastico autonomo.
Ogni corto è una storia completa.
Insieme, diventano un unico film-partecipato.
Un racconto corale che restituisce la complessità del territorio e delle persone che lo abitano.